[vc_row][vc_column][vc_column_text]Quest’anno siamo stati a Bologna, ospiti da FICO Eataly per festeggiare i 15 anni passati dalla prima volta che l’ASSAM, con grande coraggio ed ostinazione, ha creduto ne La Rassegna Nazionale degli oli monovarietali. Il tempo le ha dato ragione perché ormai è diventata una kermesse attesa con entusiasmo ogni anno dai cultori appassionati di olio extravergine d’oliva. A renderla davvero unica ed affascinante è l’essere diventata l’occasione in cui l’immenso patrimonio olivicolo italiano si apre al suo pubblico di estimatori, solo ed esclusivamente con la sua espressione più autentica e rappresentativa: l’olio monovarietale, l’olio extravergine d’oliva ottenuto da una sola varietà di olive.
Molti giornalisti del settore raccontano questa realtà ormai consolidata. Ma ciò di cui si parla poco, e mi piace pensare sia la vera anima della due giorni, è quello che succede dietro le quinte….
Non potete immaginare l’atmosfera di entusiasmo e cordialità che esplode tra noi produttori nel momento in cui ci incontriamo esattamente dopo un anno. Succede sempre così! All’arrivo ognuno dovrebbe essere intento a scaricare le sue cose dal proprio mezzo ed allestire con calma lo spazio assegnato. Ma come si fa a resistere alla voglia di salutare tutti?[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”1745″ img_size=”full”][vc_column_text]“Ciao Donatella, come stai? E Barbara?” e quindi baci, abbracci affettuosi, strette di mano ed un vocio sonoro di racconti delle avventure e disavventure di un intero anno di lavoro. Non mancano le presentazioni dei nuovi produttori partecipanti ma la magia è che, al momento del taglio del nastro d’inizio della manifestazione, la Rassegna è pronta, silenziosa e composta, come ad esprimere tutto l’orgoglio di essere la vetrina più ricca e rappresentativa delle tante varietà di oli monovarietali in Italia.
È bello continuare a respirare questa atmosfera così familiare nei due giorni della manifestazione, dividere con i vicini qualche sfizioso tarallino portato da casa, un bicchierino di mirto sardo o qualche altro rosolio tipico di chissà quale parte dell’Italia. Sono tornata a casa con i cartoni pieni di bottiglie di olio, oggetto di scambio con altri produttori che mi faranno continuare a pensare per tanto tempo ancora a quant’è stato piacevole partecipare, anche quest’anno, alla Rassegna!
Tutto questo perché la Rassegna degli oli monovarietali non è un concorso ma un percorso di crescita e condivisione, il luogo in cui il nostro legame con territori diversi diventa una inestimabile ricchezza che ci fa sentire figli di una stessa grande famiglia.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
