La casa sull'albero

Il blog di "Mio Padre è un Albero"

La Potatura

[vc_row][vc_column][vc_column_text]La primavera è forse la stagione più bella dell’anno, quella che porta con sè la rinascita e la capacità di dar nuove forme, colori e profumi.
La stagione in cui sboccia la speranza.
La primavera segna, per l’olivo, il momento della potatura o meglio, a voler dare ascolto alla saggezza popolare, questa dovrebbe iniziare quindici giorni prima dell’equinozio di primavera.
Fin dal primo momento ho avuto la certa sensazione che non fosse un intervento di poco conto e che in esso un olivicoltore ripone tutte le sue aspettative per il buon esito del raccolto. Non a caso Solo, Sole, Sasso, Stabbio e Scure (attrezzo che un tempo si usava per potare) sono le cinque “S” che si crede racchiudano il segreto per far crescere bene gli ulivi.
Quando si parla di potatura, si sa, inevitabilmente si segue un sentiero a metà tra la botanica e la tradizione ed è proprio questo che regala a tutto ciò un fascino particolare.
Vincenzo e suo padre Michele si occupano della potatura nell’azienda Mio Padre è un Albero ed osservarli all’opera significa capire chiaramente quanto sia pensato ogni loro gesto. Li vedo prima girare intorno all’albero con occhio attento, quasi ad ascoltare silenziosamente le necessità della pianta. Poi, con la determinazione di chi segue un disegno prestabilito, salirci sopra ed iniziare la danza a suon di forbici e seghetto. Così facendo, di giorno in giorno, ho visto le piantine passare da cespuglio ad alberello e le chiome più ordinate, pulite ed accarezzate in ogni loro parte dal sole, preparate a produrre foglie nuove e frutti sani.
Ad osservarli, rimanendo sotto l’albero, sembra tutto molto semplice: è in questa affascinante naturalezza che si racchiude un’arte unica, quella del maestro potatore.
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